La conversione ecologica delle auto d’epoca

Può un’auto d’epoca essere al passo coi tempi anche dal punto di vista ecologico? La risposta è sì, basta trasformarla in un mezzo elettrico. Per farlo, oggi si ricorre al un servizio speciale che permette la conversione delle vetture storiche in versione elettrica.

Dal vintage all’elettrico

La domanda di conversione in elettrico sta avendo un aumento esponenziale con la crescente attenzione al rispetto ambientale e alla riduzione delle sostanze inquinanti. Ciò è dovuto anche alle tante persone che possiedono auto d’epoca a cui giustamente non vogliono rinunciare. Ma quanto è fattibile la trasformazione e che costi presenta?

Innanzitutto bisogna considerare che la conversione di un’auto d’epoca in un’auto elettrica è un’operazione delicata che solo le tecnologie più moderne possono garantire; per questo è sicuramente una soluzione possibile ma non economica, che presenta tante sfide dal punto di vista tecnico e pratico, considerando anche quanta attenzione e passione ripongano nelle proprie vetture i possessori di questi mezzi storici.

Le difficoltà tecniche

Le maggiori difficoltà da affrontare allorché si vuole convertire un’auto d’epoca in auto elettrica, riguardano l’aspetto meccanico: non solo non tutti i modelli sono ancora pronti per questo tipo di intervento, ma per alcuni il cambiamento è drastico, del resto si sta parlando di vetture nate con la tradizionale alimentazione endotermica. Lo stesso dicasi per la coppia e la trasmissione, sensibili anche alle minime modifiche. Infine bisogna tenere conto del posizionamento delle batterie, il cui peso considerevole non può essere sottovalutato se si va a intervenire sul telaio di un’utilitaria di vecchia generazione.

La nuova omologazione

Superato lo scoglio del lavoro meccanico, per poter circolare regolarmente in strada, l’auto d’epoca elettrica dev’essere nuovamente omologata. Purtroppo si tratta di un passaggio ancora difficile da superare per via dei requisiti imposti dal Decreto Ministeriale 1° dicembre 2015, n. 219: uno specifico sistema di riqualificazione elettrica, il nulla osta della casa automobilistica originale, la presenza di un pacco batterie ECE R100 Rev2.

Rubricare l’auto storica come esemplare unico è l’altra via percorribile ma non assolutamente low cost: il prezzo medio per consentire la circolazione della vettura modificata oscilla tra i 15 e i 20 mila euro.